Black ink on a blank page
postato da Coniglietto Mannaro alle 11:54 PM di mercoledì, aprile 02, 2008
Un lavoro sporco - Christopher Moor
Cosa faresti se un giorno qualcuno decidesse che tu debba diventare la morte? Beh, a dire il vero, non esattamente la signora incappucciata dotata di falce, più che altro una specie di aiutante; tutto ciò nonostante la tua palese inadeguatezza al compito? Sarebbero cazzi, direbbe qualcuno. Questo romanzo vola via in un soffio, una miscela, perfettamente equilibrata, di originalità, humor e personaggi caratterizzati alla perfezione, il tutto immerso in una vicenda a metà strada tra il noir e il fantastico. Assurdo, stravagante e divertente. Che desiderare di più? La copertina con gli adesivi come Cioé?
Cavie - Chuck Palahniuk
Che Palahniuk fosse Dio (o quantomeno una sua ottima approssimazione) devo averlo già detto in qualche altro frangente; è così acuto, tagliente, preciso e geniale che non posso esimermi dal venerarlo. Purtroppo però, oltre ad essere un fan, possiedo anche uno stomaco, il che mi rende particolarmente vulnerabile alle storie contenute in questo volume, capaci di contorcere i miei organi interni a mò di origami. Ammetto (con assoluta vergogna) che non sono riuscito ad andare oltre le prime 100 pagine, pena distribuire la mia cena semidigerita nello spazio circostante. In realtà il libro non è del tutto abbandonato, ogni tanto lo riprendo in mano e leggo qualcosa, ma, come dire, è un pò come la dolce Euchessina, roba buona, ma meglio non esagerare.
Dialettica di un periodo di transizione dal nulla al niente - Viktor Pelevin
Due i motivi che mi hanno spinto ad acquistare questo libro: il primo è indubbiamente il titolo, rispondere alla domanda: "cosa stai leggendo in questo periodo?" sfoderandolo può dare le sue soddisfazioni; il secondo è la copertina avente come protagonista assoluto un pikatchu colorato di rosso con falce e martello tatuate sul petto. In realtà il romanzo verte interamente sulla mania del protagonista di pianificare qualsiasi scelta della sua vita in funzione del numero 34; pikatchu non centra molto purtroppo. I ragionamenti con cui egli decide, di volta in volta, se le azioni intraprese siano o meno coerenti con tale numero, hanno del maniacale e sono sicuramente frutto di una mente perversa. L'intera vicenda è immersa in una Russia dei giorni nostri impegnata a inseguire l'occidente in qualsiasi modo e, allo stesso tempo, a tentare di risolvere una complessa ragnatela di contraddizioni per le quali, volente o nolente, sarà sempre distaccata dai paesi occidentali. In conclusione? Mah, la copertina è una figata. Ah, questo l'avevo già detto? Allora compratelo per il titolo, direi che merita.
Acid House - Irvine Welsh
Molti dicono che sia geniale, sinceramente non capisco il perchè. Dopo Trainspotting non si può certo parlare di originalità e in più, diciamocelo, è scritto da culo; anzi, più che altro direi che probabilmente è stato ucciso dalla traduzione in italiano, immagino che in inglese abbia tutto un altro sapore, dato che gran parte della narrazione avviene in "slang". Che dire? Drogati (Oh), alcolizzati (Ah), canne ed eroina (Yawn). Che palle, che palle, che palle.
Tecniche di masturbazione tra Batman e Robin - Efram Medina Reyes
Fantastico. IL libro sull'amore. In grado di illudere e disilludere allo stesso tempo, capace di ricondurre quella che è una vaga concezione di un sentimento astratto a qualcosa di più concreto, qualcosa che si può toccare, annusare, leccare e, perchè no, scopare. A tratti tremendamente crudo, o almeno lo è stato per me, quando mi sono trovato catalogato e perfettamente descritto da alcune "Verità Assolute" sull'amore, o presunto tale. Illuminante più di una lampadina da 500W.
Infinite Jest - David Foster Wallace
Infinito e monumentale, possiede una mole sufficiente a schiacciare qualsiasi scarafaggio, ma probabilmente anche un gatto o un cane di piccola taglia. E' tosto, cazzuto, una maratona vera e propria. Tra un'infinità di note, capitoli interi senza punteggiatura, parti che non hanno alcuna coesione tra loro e l'incapacità (almeno da parte mia) di comprendere appieno di che cazzo parli questo libro hanno reso la lettura faticosa e completamente spiazzante. Naturalmente, come tutto ciò che è capace di cambiare la mia prospettiva e il mio punto di vista sulle cose, mi è piaciuto tantissimo. Consigliato, ma ... non a tutti.
Branchie - Nicolò Ammaniti
Puro nonsense, ma senza brillantezza. Sarà che è stato il primo libro di Ammaniti, ma di certo non mi invoglia a leggerne un altro. L'ho trovato una minchiata e, in più, ha pure un finale deludente. La sua fortuna è stata la sua smilzitudo (TM), altrimenti non l'avrei finito.
Mattatoio N° 5 - Kurt Vonnegut
I libri contro la guerra mi stanno un pò sulle palle. Non perchè sia particolarmente bellicoso, anzi, è che mi sembrano "facili". E' come sparare sulla croce rossa, dire che è orribile qualcosa che è orribile per definizione non mi sembra particolarmente illuminante. Che poi Vonnegut abbia stile, ironia e qualche trovata geniale è innegabile, ma da qua a farne un capolavoro ce ne vuole secondo me. Bof, 6+ ?
Cosa faresti se un giorno qualcuno decidesse che tu debba diventare la morte? Beh, a dire il vero, non esattamente la signora incappucciata dotata di falce, più che altro una specie di aiutante; tutto ciò nonostante la tua palese inadeguatezza al compito? Sarebbero cazzi, direbbe qualcuno. Questo romanzo vola via in un soffio, una miscela, perfettamente equilibrata, di originalità, humor e personaggi caratterizzati alla perfezione, il tutto immerso in una vicenda a metà strada tra il noir e il fantastico. Assurdo, stravagante e divertente. Che desiderare di più? La copertina con gli adesivi come Cioé?
Cavie - Chuck Palahniuk
Che Palahniuk fosse Dio (o quantomeno una sua ottima approssimazione) devo averlo già detto in qualche altro frangente; è così acuto, tagliente, preciso e geniale che non posso esimermi dal venerarlo. Purtroppo però, oltre ad essere un fan, possiedo anche uno stomaco, il che mi rende particolarmente vulnerabile alle storie contenute in questo volume, capaci di contorcere i miei organi interni a mò di origami. Ammetto (con assoluta vergogna) che non sono riuscito ad andare oltre le prime 100 pagine, pena distribuire la mia cena semidigerita nello spazio circostante. In realtà il libro non è del tutto abbandonato, ogni tanto lo riprendo in mano e leggo qualcosa, ma, come dire, è un pò come la dolce Euchessina, roba buona, ma meglio non esagerare.
Dialettica di un periodo di transizione dal nulla al niente - Viktor Pelevin
Due i motivi che mi hanno spinto ad acquistare questo libro: il primo è indubbiamente il titolo, rispondere alla domanda: "cosa stai leggendo in questo periodo?" sfoderandolo può dare le sue soddisfazioni; il secondo è la copertina avente come protagonista assoluto un pikatchu colorato di rosso con falce e martello tatuate sul petto. In realtà il romanzo verte interamente sulla mania del protagonista di pianificare qualsiasi scelta della sua vita in funzione del numero 34; pikatchu non centra molto purtroppo. I ragionamenti con cui egli decide, di volta in volta, se le azioni intraprese siano o meno coerenti con tale numero, hanno del maniacale e sono sicuramente frutto di una mente perversa. L'intera vicenda è immersa in una Russia dei giorni nostri impegnata a inseguire l'occidente in qualsiasi modo e, allo stesso tempo, a tentare di risolvere una complessa ragnatela di contraddizioni per le quali, volente o nolente, sarà sempre distaccata dai paesi occidentali. In conclusione? Mah, la copertina è una figata. Ah, questo l'avevo già detto? Allora compratelo per il titolo, direi che merita.
Acid House - Irvine Welsh
Molti dicono che sia geniale, sinceramente non capisco il perchè. Dopo Trainspotting non si può certo parlare di originalità e in più, diciamocelo, è scritto da culo; anzi, più che altro direi che probabilmente è stato ucciso dalla traduzione in italiano, immagino che in inglese abbia tutto un altro sapore, dato che gran parte della narrazione avviene in "slang". Che dire? Drogati (Oh), alcolizzati (Ah), canne ed eroina (Yawn). Che palle, che palle, che palle.
Tecniche di masturbazione tra Batman e Robin - Efram Medina Reyes
Fantastico. IL libro sull'amore. In grado di illudere e disilludere allo stesso tempo, capace di ricondurre quella che è una vaga concezione di un sentimento astratto a qualcosa di più concreto, qualcosa che si può toccare, annusare, leccare e, perchè no, scopare. A tratti tremendamente crudo, o almeno lo è stato per me, quando mi sono trovato catalogato e perfettamente descritto da alcune "Verità Assolute" sull'amore, o presunto tale. Illuminante più di una lampadina da 500W.
Infinite Jest - David Foster Wallace
Infinito e monumentale, possiede una mole sufficiente a schiacciare qualsiasi scarafaggio, ma probabilmente anche un gatto o un cane di piccola taglia. E' tosto, cazzuto, una maratona vera e propria. Tra un'infinità di note, capitoli interi senza punteggiatura, parti che non hanno alcuna coesione tra loro e l'incapacità (almeno da parte mia) di comprendere appieno di che cazzo parli questo libro hanno reso la lettura faticosa e completamente spiazzante. Naturalmente, come tutto ciò che è capace di cambiare la mia prospettiva e il mio punto di vista sulle cose, mi è piaciuto tantissimo. Consigliato, ma ... non a tutti.
Branchie - Nicolò Ammaniti
Puro nonsense, ma senza brillantezza. Sarà che è stato il primo libro di Ammaniti, ma di certo non mi invoglia a leggerne un altro. L'ho trovato una minchiata e, in più, ha pure un finale deludente. La sua fortuna è stata la sua smilzitudo (TM), altrimenti non l'avrei finito.
Mattatoio N° 5 - Kurt Vonnegut
I libri contro la guerra mi stanno un pò sulle palle. Non perchè sia particolarmente bellicoso, anzi, è che mi sembrano "facili". E' come sparare sulla croce rossa, dire che è orribile qualcosa che è orribile per definizione non mi sembra particolarmente illuminante. Che poi Vonnegut abbia stile, ironia e qualche trovata geniale è innegabile, ma da qua a farne un capolavoro ce ne vuole secondo me. Bof, 6+ ?
Etichette: Alla ricerca della saggezza
4 Comments:
A me ha fatto particolarmente schifo quella del tizio a cui esce l'intestino in piscina mentre sta ... beh lasciamo cosa sta facendo mentre succede ^__^'
Eh eh a volte ritornano (sono il Moroz). E vedo che tu hai anche scoperto quel genio di Terry Pratchett... Ora ti manca solo Neil Gaiman o tutti e due insieme (Buona Apocalisse a tutti è il libro più spassoso che ho letto nel 2007)
Il Moroz! Allora che ne è di te? Tu consiglia pure che io mi segno tutto!
saluti
fede