Bagliori insoliti
postato da Coniglietto Mannaro alle 11:47 PM di domenica, gennaio 13, 2008
Visto che non scrivo mai una fava, che la mia media è di più o meno un post al mese e che stasera non ho un cazzo da fare, scriverò un casino di roba, vedete di non fare gli ingordi e di farvela durare.
Iniziamo dalle cose frivole.
Sono tornato a Brescia, nel caldo del mio piccolo alberghetto da profugo e nel freddo del mio cantiere nebbioso. Questa volta però ci sono delle novità enormi, anzi direi trascendentali! Ho cambiato camera e in quella nuova non ho più il lichene nella doccia, il che è consolante sulle condizioni d'igene decisamente in ascesa, ma forse un pò triste; mi sento di aver perso un amico. Ora sto al primo piano anzichè al secondo, per cui la rete wireless si prende bene anche stando comodamente sdraiati sul letto, non ho più bisogno di effettuare virtuosismi esagerati sulla tazza del cesso per prendere l'ultima maledetta tacca di segnale di rete, mi sento quasi un signore ad usufruire liberamente di tali e tanti lussi. La colazione ha subito una new entry d'eccezzione, le incredibili brioche al cioccolato della simpatia. Queste ultime hanno soppiantato le brioche alla crema con zucchero a velo, probabilmente in seguito ad una lotta intestina all'armadietto avvenuta durante le vacanze di natale. Le brioche al cioccolato meritano il loro appellativo "della simpatia" perchè il pasticciere (beh forse questa è una parola grossa) che le ha confezionate, si è bellamente dimenticato di iniettarci dentro il cioccolato, statisticamente una brioche su tre è simpatica, meno simpatica la bestemmia conseguente rivolta al "pasticciere" grazie a CEPU. Una cosa spassosa (più o meno come un calcio nelle gengive) è che per qualche strano allineamento astrale, tutti i posti in cui andiamo a mangiare di solito in questo periodo sono in ferie. In particolare il mitico agriturismo "Il Castignolo" (spesso additato come unico fattore positivo di questo cantiere), dove grazie a leccaculismi e arruffianamenti vari, riuscivo sempre a scamuffare un dessert o un sorbetto gratis. Il cantiere non è cambiato granchè, l'unica differenza è che adesso ho circa il triplo di roba da seguire rispetto a prima, dato che visto che il lavoro è aumentato drasticamente, in azienda hanno pensato bene di togliere tre persone dalla squadra di dicembre, altrimenti poi diventa facile, che gusto c'è? Diciamo che su 8 PLC che abbiamo sull'impianto ne seguo 6. Se ignorate cosa sia un PLC sappiate solo che è una cosetta che costa tantissimo e ha delle lucine. Lucine verdi vuol dire bene, lucine rosse vuol dire male. Lo so che è un pò rduttiva come descrizione, ma se l'avete capita siete già molto più avanti di un meccanico, gioitene! Oh l'altro giorno stavo giocando con il termoprocessing che, in breve, è un grosso cassone dove delle pompe sparano dell'acqua ad alta pressione. Alta si, ma magari i 19 Bar ai quali l'ho sparata io me li potevo anche risparmiare. In compenso ho fatto il più grosso gavettone della storia! Che soddisfazione, ho preso persino il tetto del capannone con il mio geyser. E' per fare danni del genere che ho scelto questo lavoro, cosa credete?
Continuiamo con degli interrogativi assolutamente inutili.
Perchè da quasi tre settimane la mia sete di musica sembra essere appagata da un disco solo? Per la cronaca il disco è "Our Earthly Pleasures" dei Maximo Park. Ormai lo ascolto quasi di continuo, senza contare che "Sandblasted and Set Free" mi porta quasi alle lacrime, un pò per la canzone e un pò per altri motivi.
E perchè non aggiungere anche delle pare esistenziali?
A Giugno del 2007 ho iniziato a girare il mondo. Da Giugno del 2007 avrò fatto poco più di un mese e mezzo a casa. Ciò ha degli aspetti molto positivi e altri assai negativi. La mattina del sette gennaio 2008 la mia valigia pesava almeno una decina di tonnellate, un pò perchè dovevo tornare qui a Brescia (e la prospettiva non era di certo allettante) e soprattutto perchè, per la prima volta, avevo davvero delle valide ragioni che mi trattenevano a casa. Ho come l'impressione che ciò che faccio al momento sia "a perdere", nel senso che non è votato alla costruzione di qualcosa di concreto nella mia vita. Il guadagno e l'esperienza sono importanti, ma ben poco "tangibili" se paragonati ad una casa, a dei legami. Parto per qualche destinazione, ci rimango per N mesi, sto a casa una settimana, due se va proprio di culo, e poi riparto per qualche altro posto. Le prospettive, da questo punto di vista, non sono certo confortanti. E' così ora e sarà così per molto tempo dato che il carico di lavoro a causa dei nuovi impianti è destinato ad aumentare. Se poi capiti in un posto in cui, per varie ragioni, non ti trovi bene è immediato chiedersi se ne valga davvero la pena. Il lavoro però mi piace, passo settimane e settimane a tirare bestemmie in diverse lingue e dialetti, ma poi arriva sempre un momento in cui la soddisfazione per il risultato prende il sopravvento. Due mesi a sputar sangue per un istante. Ne vale la pena? Si, ora si, ma il prossimo impianto avrò ancora il cuore in gola alla prima billetta? Senza contare che ho dovuto rinunciare ad attività che amo alla follia, come l'arrampicata sportiva, la bici o lo snowboard. La cronica mancanza di tempo e la distanza si sono fagocitate tutto. L'ottimo sarebbe stare via una o due settimane al mese per avere un bilancio perfetto, ma siamo ben lontani da questa utopia. Paranoie, paranoie, paranoie.
Solo due parole per te: mi manchi da morire.
(Si lo so che sono quattro ... ^._.^ )
Iniziamo dalle cose frivole.
Sono tornato a Brescia, nel caldo del mio piccolo alberghetto da profugo e nel freddo del mio cantiere nebbioso. Questa volta però ci sono delle novità enormi, anzi direi trascendentali! Ho cambiato camera e in quella nuova non ho più il lichene nella doccia, il che è consolante sulle condizioni d'igene decisamente in ascesa, ma forse un pò triste; mi sento di aver perso un amico. Ora sto al primo piano anzichè al secondo, per cui la rete wireless si prende bene anche stando comodamente sdraiati sul letto, non ho più bisogno di effettuare virtuosismi esagerati sulla tazza del cesso per prendere l'ultima maledetta tacca di segnale di rete, mi sento quasi un signore ad usufruire liberamente di tali e tanti lussi. La colazione ha subito una new entry d'eccezzione, le incredibili brioche al cioccolato della simpatia. Queste ultime hanno soppiantato le brioche alla crema con zucchero a velo, probabilmente in seguito ad una lotta intestina all'armadietto avvenuta durante le vacanze di natale. Le brioche al cioccolato meritano il loro appellativo "della simpatia" perchè il pasticciere (beh forse questa è una parola grossa) che le ha confezionate, si è bellamente dimenticato di iniettarci dentro il cioccolato, statisticamente una brioche su tre è simpatica, meno simpatica la bestemmia conseguente rivolta al "pasticciere" grazie a CEPU. Una cosa spassosa (più o meno come un calcio nelle gengive) è che per qualche strano allineamento astrale, tutti i posti in cui andiamo a mangiare di solito in questo periodo sono in ferie. In particolare il mitico agriturismo "Il Castignolo" (spesso additato come unico fattore positivo di questo cantiere), dove grazie a leccaculismi e arruffianamenti vari, riuscivo sempre a scamuffare un dessert o un sorbetto gratis. Il cantiere non è cambiato granchè, l'unica differenza è che adesso ho circa il triplo di roba da seguire rispetto a prima, dato che visto che il lavoro è aumentato drasticamente, in azienda hanno pensato bene di togliere tre persone dalla squadra di dicembre, altrimenti poi diventa facile, che gusto c'è? Diciamo che su 8 PLC che abbiamo sull'impianto ne seguo 6. Se ignorate cosa sia un PLC sappiate solo che è una cosetta che costa tantissimo e ha delle lucine. Lucine verdi vuol dire bene, lucine rosse vuol dire male. Lo so che è un pò rduttiva come descrizione, ma se l'avete capita siete già molto più avanti di un meccanico, gioitene! Oh l'altro giorno stavo giocando con il termoprocessing che, in breve, è un grosso cassone dove delle pompe sparano dell'acqua ad alta pressione. Alta si, ma magari i 19 Bar ai quali l'ho sparata io me li potevo anche risparmiare. In compenso ho fatto il più grosso gavettone della storia! Che soddisfazione, ho preso persino il tetto del capannone con il mio geyser. E' per fare danni del genere che ho scelto questo lavoro, cosa credete?
Continuiamo con degli interrogativi assolutamente inutili.
Perchè da quasi tre settimane la mia sete di musica sembra essere appagata da un disco solo? Per la cronaca il disco è "Our Earthly Pleasures" dei Maximo Park. Ormai lo ascolto quasi di continuo, senza contare che "Sandblasted and Set Free" mi porta quasi alle lacrime, un pò per la canzone e un pò per altri motivi.
E perchè non aggiungere anche delle pare esistenziali?
A Giugno del 2007 ho iniziato a girare il mondo. Da Giugno del 2007 avrò fatto poco più di un mese e mezzo a casa. Ciò ha degli aspetti molto positivi e altri assai negativi. La mattina del sette gennaio 2008 la mia valigia pesava almeno una decina di tonnellate, un pò perchè dovevo tornare qui a Brescia (e la prospettiva non era di certo allettante) e soprattutto perchè, per la prima volta, avevo davvero delle valide ragioni che mi trattenevano a casa. Ho come l'impressione che ciò che faccio al momento sia "a perdere", nel senso che non è votato alla costruzione di qualcosa di concreto nella mia vita. Il guadagno e l'esperienza sono importanti, ma ben poco "tangibili" se paragonati ad una casa, a dei legami. Parto per qualche destinazione, ci rimango per N mesi, sto a casa una settimana, due se va proprio di culo, e poi riparto per qualche altro posto. Le prospettive, da questo punto di vista, non sono certo confortanti. E' così ora e sarà così per molto tempo dato che il carico di lavoro a causa dei nuovi impianti è destinato ad aumentare. Se poi capiti in un posto in cui, per varie ragioni, non ti trovi bene è immediato chiedersi se ne valga davvero la pena. Il lavoro però mi piace, passo settimane e settimane a tirare bestemmie in diverse lingue e dialetti, ma poi arriva sempre un momento in cui la soddisfazione per il risultato prende il sopravvento. Due mesi a sputar sangue per un istante. Ne vale la pena? Si, ora si, ma il prossimo impianto avrò ancora il cuore in gola alla prima billetta? Senza contare che ho dovuto rinunciare ad attività che amo alla follia, come l'arrampicata sportiva, la bici o lo snowboard. La cronica mancanza di tempo e la distanza si sono fagocitate tutto. L'ottimo sarebbe stare via una o due settimane al mese per avere un bilancio perfetto, ma siamo ben lontani da questa utopia. Paranoie, paranoie, paranoie.
Solo due parole per te: mi manchi da morire.
(Si lo so che sono quattro ... ^._.^ )
Etichette: en voyage, ironia portami via, seghe mentali