On the road
postato da Coniglietto Mannaro alle 4:59 PM di giovedì, dicembre 28, 2006
Nessun mio delirio questa volta. Voglio rendervi partecipi dell'impresa di un amico, un pazzo che si è fatto Padova Roma in scooter ( questo scooter...). Questa è la prima puntata del suo racconto e funge da prologo alla storia, le prossime verranno pubblicate a seconda della solerzia dell'autore, lui mi ha promesso "tempi ragionevoli"...
Padova – Roma solo andata (per il momento).
Antefatto, ovvero come ho deciso di comprare lo scooter che mi avrebbe accompagnato nel viaggio da Padova a Roma, a dicembre, e per fortuna allora non ne avevo idea
Roma è una delle città più belle del mondo, un paradiso da cui non ci si vorrebbe allontanare mai (e forse è per questo che tutti i turisti lanciano una monetina nella fontana di Trevi prima di partire). Non appena ti trasferisci in città per lavoro, invece, quei posti così affascinanti si trasformano sotto i tuoi occhi e diventano un inferno: per spostarsi da una parte all'altra ci vogliono ore, autobus che non passano, metropolitane impazzite, scioperi, traffico e contrattempi di ogni genere.
Per farvi capire che intendo, ecco la mia giornata tipo nella Capitale: ore 7 sveglia, ore 7.10 già fuori di casa, metropolitana, autobus, attese varie. Ore 9 sono in ufficio. Ore 17.15 esco dall'ufficio e poi autobus, metropolitana, attese varie. Arrivo a casa alle 19.30 se mi va bene, e garantisco che quello che entra dalla porta alla fine non assomiglia a un essere umano.
Ovviamente era necessario cambiare qualcosa, e dopo attente riflessioni la decisione si è articolata in due step strettamente correlati: 1) traslocare più vicino al lavoro; 2) comprare uno scooter.
Lo scooter deve essere usato per non mandarmi in rovina, e dev'essere comprato da un concessionario per ragioni fiscali che non sto a spiegare. Alla fine la scelta cade su un Honda Lead 100, del 2004, ottime condizioni e prezzo stracciato, disponibile presso una concessionaria di Padova. Per portarlo da Padova a Roma c'è il servizio Scooter Express di una nota compagnia di trasporti. Le spese per il trasferimento non sono uno scherzo, ma l'affare resta comunque un affare. Mi decido a investire uno stipendio e compro la seconda moto della mia vita. Sempre che un Honda 100 possa essere considerato una seconda moto, e che il mio vecchio Ciao del '67 valga come prima moto.
Il racconto che seguirà contiene mille pericoli e reati più o meno gravi, nonché innumerevoli infrazioni al codice della strada da parte mia o di terzi, e per questo sono costretto a ricorrere a uno pseudonimo. Chiamatemi Easy Rider (e la mia ragazza, che avrà un ruolo di primo piano, la chiamerò Zavorrina che è un soprannome che adora... ).
To be continued ...
Padova – Roma solo andata (per il momento).
Antefatto, ovvero come ho deciso di comprare lo scooter che mi avrebbe accompagnato nel viaggio da Padova a Roma, a dicembre, e per fortuna allora non ne avevo idea
Roma è una delle città più belle del mondo, un paradiso da cui non ci si vorrebbe allontanare mai (e forse è per questo che tutti i turisti lanciano una monetina nella fontana di Trevi prima di partire). Non appena ti trasferisci in città per lavoro, invece, quei posti così affascinanti si trasformano sotto i tuoi occhi e diventano un inferno: per spostarsi da una parte all'altra ci vogliono ore, autobus che non passano, metropolitane impazzite, scioperi, traffico e contrattempi di ogni genere.
Per farvi capire che intendo, ecco la mia giornata tipo nella Capitale: ore 7 sveglia, ore 7.10 già fuori di casa, metropolitana, autobus, attese varie. Ore 9 sono in ufficio. Ore 17.15 esco dall'ufficio e poi autobus, metropolitana, attese varie. Arrivo a casa alle 19.30 se mi va bene, e garantisco che quello che entra dalla porta alla fine non assomiglia a un essere umano.
Ovviamente era necessario cambiare qualcosa, e dopo attente riflessioni la decisione si è articolata in due step strettamente correlati: 1) traslocare più vicino al lavoro; 2) comprare uno scooter.
Lo scooter deve essere usato per non mandarmi in rovina, e dev'essere comprato da un concessionario per ragioni fiscali che non sto a spiegare. Alla fine la scelta cade su un Honda Lead 100, del 2004, ottime condizioni e prezzo stracciato, disponibile presso una concessionaria di Padova. Per portarlo da Padova a Roma c'è il servizio Scooter Express di una nota compagnia di trasporti. Le spese per il trasferimento non sono uno scherzo, ma l'affare resta comunque un affare. Mi decido a investire uno stipendio e compro la seconda moto della mia vita. Sempre che un Honda 100 possa essere considerato una seconda moto, e che il mio vecchio Ciao del '67 valga come prima moto.
Il racconto che seguirà contiene mille pericoli e reati più o meno gravi, nonché innumerevoli infrazioni al codice della strada da parte mia o di terzi, e per questo sono costretto a ricorrere a uno pseudonimo. Chiamatemi Easy Rider (e la mia ragazza, che avrà un ruolo di primo piano, la chiamerò Zavorrina che è un soprannome che adora... ).
To be continued ...
Etichette: en voyage
5 Comments:
« back home
Posta un commentoSecondo me questo tipo è un grande :-)
Oh anche secondo me !
whoa.
vai avanti che sono curioso.
e poi??
vai avanti che sono curioso.
e poi??
fantastico!!!!!!! Ci faccio un corto e divento ricca.. e una volta arrivato a Roma nuova meta Pechino! Vai Vai Vai Vai Vai Vai!
Ansiosi eh? Sento la vostra sofferenza, ma Lost e Dr House mi hanno insegnato bene ...