ME, MYSELF & I !

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Chi?: Coniglietto Mannaro
Dove?: Udine, Italy
MSN: m.mase@libero.it
Sono: Estremamente curioso, pericolosamente instabile, assolutamente egocentrico, tendenzialmente lunatico, particolarmente impulsivo, facilmente esaltabile, incredibilmente volubile ... insomma: un casino.
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ABITANTI DELLA TANA

Chi?: Barboncino Epilettico
Dove?: Udine, IT
Sono: Non sono esattamente una persona, piuttosto un prolungamento di un'entità ben più potente, ovvero: i miei capelli.
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Chi?: Trampoliere Ubriaco
Dove?: Este, Padova, IT
Sono: Un pò biologa, un pò alcolizzata, decisamente instabile (in tutti i sensi). Vorrebbe studiare gli animali, ma il mondo si ostina a non permetterglielo!

NELLA STALLA

Chi?: Stupida Vacca
Dove?: Non si sa, è supersegreto!
Sono: La nostra opinionista, minorata e di minoranza, probabilmente sessualmente repressa. Si è stabilita nella stalla e non se ne vuole andare. Vabbè puzza un pò, ma in fondo è simpatica.

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On the road (parte 3)

postato da Coniglietto Mannaro alle 5:42 PM di domenica, gennaio 28, 2007
Terza puntata del racconto di easy rider, ora si inizia a fare sul serio.

Padova – Roma solo andata (per il momento).

Seconda tappa: Este (Padova) - Bologna

La ditta che doveva portare l'Honda Lead a Roma non accetta prenotazioni fino a metà gennaio. In più il costo è superiore al previsto. In più girano voci in Internet di moto rovinate durante il trasporto. Chiedo altri preventivi ad altre ditte, è sempre peggio. Provare con il trasporto in treno? Dovrei portare lo scooter da Este a Bolzano, trecento chilometri di montagna. Allora a questo punto arriva la genialata: lo porto a Roma io, in sella. Ma è l'8 dicembre. Però fa ancora abbastanza caldo. Una settimana di riflessione, doverosa. Secondo me si può fare. Anche se non ho il 46 sul casco, sono pronto a tutto: e poi è l'occasione perfetta per imparare a guidare.
Tornato a Este dopo una dura settimana di lavoro, mi dedico a un pasto leggero a base di panini al salame e maionese, noto con soddisfazione che alle 2 del pomeriggio il sole è alto e poco ovattato dalla nebbia. Indosso il mio abbigliamento tecnico da motociclista, che consiste in calzamaglia di lana grossa, calzerotti da montagna, jeans e anfibi, maglietta a maniche corte + lupetto di lana + maglione ricavato scuoiando una pecora, sciarpone tattico e giacca, guanti. Immancabile casco anni '80.
Avviso la mia amata Zavorrina che arriverò a Bologna verso le 18 (quattro ore mi sembra un tempo più che ragionevole) e mi metto in marcia sulla statale. Troppo traffico, decido di sfruttare la mia perfetta conoscenza del territorio e mi tuffo in una strada secondaria: Este – Deserto – Solesino - Stanghella - Rovigo. Da lì statale per Ferrara, poi statale per Bologna. Un gioco da ragazzi.
La mia eccessiva sicurezza mi gioca un brutto scherzo e a Deserto non so come sbaglio strada, finisco a Villa Estense, cerco di correggere la rotta ma incontro dei paesi che non ho mai sentito nominare e forse nemmeno esistono. Sono ormai le 15 e sono ancora a dieci chilometri da casa, in mezzo ai campi. Mi rassegno e seguo le deviazioni per Monselice. All'ultimo minuto trovo Solesino. Merda. Se mi perdo così all'inizio, figuriamoci che succederà dopo. Quando finalmente imbocco la statale per Rovigo, comincia già a fare buio.
Mi fermo al centro commerciale La Fattoria per comprare un casco per la mia Zavorrina e una catena per l'Honda, perdo un sacco di tempo e non trovo niente, quando esco all'aperto sono incazzato come una iena e il sole sta per tramontare. Via di nuovo sulle tristi statali della bassa.
A Ferrara mi perdo in un labirinto di rotonde e indicazioni contraddittorie, rifaccio la stessa strada un paio di volte, alla fine becco la via di Bologna. Ormai il sole se n'è andato e il freddo mi entra nelle ossa, scivola da sotto la sciarpa e dalle maniche del giubbotto, non capisco se è l'Honda che vibra o io che tremo come una foglia. Capisco che non mi devo fermare, poi il freddo mi impedirebbe di proseguire, o adesso o mai più, non c'è scelta.
Piccola sosta solo alle porte di Bologna, quando sono così freddo che ho paura di essere morto e mi scappa la pipì da morire. Medito un secondo se farmela addosso e scaldarmi così, poi opto per un tradizionale caffè corretto al bar. Noto che i due vecchietti bolognesi mi guardano con rispetto, non hanno visto lo scooter fuori e mi devono aver scambiato per un centauro professionista che non teme l'inverno. Il mio casco fa la sua figura.
Una volta entrato finalmente a Bologna mi rendo conto di una figata: in città gli scooter fanno quello che gli pare, evitano le code, non hanno limitazioni di ZTL e corsie preferenziali, non temono nessuno. Faccio in 5 minuti la strada che con la macchina mi richiedeva 2 ore di porchi e nervosismi, parcheggio in via Marconi, proprio sotto casa.
La seconda tappa si è conclusa, ho percorso 120 km + deviazioni per colpa di Solesino. Per fortuna una doccia calda mi salva dalla cancrena agli arti inferiori.


Etichette: en voyage

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Le cose che sono così ma non si sa tanto il perchè.

postato da Coniglietto Mannaro alle 10:06 AM di domenica, gennaio 21, 2007
Domanda: Perchè le unghie delle mani crescono più veloci di quelle dei piedi?
Risposta: perchè quelle delle mani stanno al Nord e quindi sono tutte un lavorare (op op op din din din), mentre quelle dei piedi stanno a sud e, di conseguenza, non hanno voglia di fare un cazzo.

Domanda: Perchè se mi soffio l'aria sulle mani, questa è fresca e se invece la alito è calda?
Risposta: di suo sarebbe fredda, ma se alito tantissimo chissà da dove viene su. Avete mai sentito una scoreggia fredda? No? Ecco!

Domanda: Perchè mi sveglio sempre un paio di minuti prima che suoni la sveglia, nonostante difficilmente la metta allo stesso orario tutti i giorni?
Risposta: perchè sono idiota. Mi sveglio e penso: "fiuuu, non è ancora suonata! Posso ancora dormire!" pi pi piiiiiii. Ma vaffanculo.

Domanda: Perchè se ordini un Montenegro al Wild West al fiera te ne portano si e no un dito, per giunta in un bicchiere da taglio di rosso in osteria?
Risposta: perchè sono dei bastardi.

Domanda: Mamma, perchè a scuola mi prendono tutti in giro dicendo che sono peloso?
Risposta: caro, è incredibile! Il cane ha parlato!

Domanda: Perchè mi succede spessisimo che, tentando di aprire uno yogurt utilizzando l'apposita linguetta, la copertura in allumio mi si sbreghi in due obbligandomi a smerdarmi le dita per aprirla completamente?
Risposta: perchè non mangio gli yogurt ad accesso facilitato per bambini diversamente abili, però dovrei.

Domanda: (Sempre a proposito di yogurt, ormai sono lanciato) Perchè aprendo lo yogurt, appena sollevo la linguetta, parte del contenuto mi esplode in facccia? Dai cazzo, è una cosa irritante. Notare che se non siamo in presenza di questo fenomeno, con certezza assoluta possiamo prevedere andremo incontro a quello descritto al punto precedente.
Risposta: ormai con in giro gli OGM, non è da escludere che il contenuto del vasetto stia lottando per ottenere la sua indipendenza.

Domanda: Perchè l'altro giorno su Emule pensavo di aver scaricato un filmato di snowboard (cioè lo ha scaricato mio cuggggino, non io) e invece ho trovato un porno con la gente che si frustava a vicenda?
Risposta: perchè con i bastardi che cambiano i nomi dei file e si divertono un mondo, conviene cercare un porno quando si vuole qualcos'altro, in questo modo le possibilità di trovare ciò che cerchiamo veramente aumentano in modo drastico!

Domanda: Perchè ogni tanto entro in una stanza e mi sembra che le pareti mi stritolino ed è tutto buio intorno a me, non trovo nessuna finestra, mi manca il respiro e non so come uscire?
Risposta: perchè il cesso è la seconda porta sulla sinistra, quello è lo sgabuzzino ...

Etichette: inutilità cosmica, ironia portami via

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Suona la sveglia ...

postato da Coniglietto Mannaro alle 11:31 PM di giovedì, gennaio 18, 2007
Colonna Sonora: Giovani di plastica - Melt

Ho solo venti centesimi. Venti centesimi non bastano per un caffè alle macchinette, si sa. Giro un pò per gli uffici a mendicare, chiedo a Stefano, mi risponde che me ne presta dieci solo se gli ritorno il bianchetto che gli ho trafugato con un'astuta operazione di guerriglia la settimana scorsa. Accetto a malincuore, non posso stare senza il caffè del pomeriggio, non quando ho ancora quaranta pagine di specifiche di funzionamento da mettere a posto entro stasera. Mi appoggio al muro vicino alla macchinetta e mi godo un pò di sana caffeina. Arriva il capo, mi guarda e mi dice: "passa da me appena hai finito". Prendo il "appena hai finito" come un "sei in ritardo di dieci minuti", mi ustiono l'esofago e lo seguo. Che dire, non me l'aspettavo. Mi hanno affidato il software per una commessa intera (commessa = progetto per un cliente, dimenticate quelle di intimissimi per un secondo, dai su), da fare da solo, unico responsabile. In un'acciaieria in Grecia, pure un bel posto, sembra. Volevo rispondergli:" vecchio, ma mi hai visto in faccia? Lavoro qua da nemmeno due mesi cazzo! Che vuol dire che devo fare tutto il software io?" E poi non ero un miserando stagista? Si, ero. Qualcuno mi ha detto che sono diventato grande ora, e che diventare grandi è una figata. Io non so se è proprio così, però voglio provare, avete idea dei danni che posso fare giocando con macchine da 6 tonnellate che maneggiano ferro incandescente che viaggia a 40 metri al secondo? No? Nemmeno io, ma state sicuri che vi terrò aggiornati...


Etichette: vita vissuta (male)

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Cose belle ...

postato da Coniglietto Mannaro alle 8:46 PM di lunedì, gennaio 15, 2007
Svegliarsi la mattina e sapere che andrai da qualche parte dove non sei stato prima.
Il treno quando hai la musica giusta nelle orecchie.
Un opel astra così piena da esplodere, giocare a Tetris per far star dentro tutto e tutti.
Il Tom Tom con la voce di Marco Ranzani.
Prendere per il culo qualcuno perchè ha dimenticato IL regalo.
I grissini fagolosi mangiati salendo i tornanti di San Martino.
Due giorni in cui nemmeno una nuvoletta ha solcato il cielo.
lo spritz artigianale in modalità "very strong" per l'uomo che non deve chiedere mai.
Il vino rosso quando mangi il pasticcio.
Giocare a calcio balilla e a ping pong in 4.
Fare a palle di neve.
Disfare una giostra per bambini a forma di Picachu perchè ci siete saliti in tre.
La carrucola nel parco giochi.
La giostra che quando scendi non capisci più un cazzo.
Un laghetto ghiacciato con un ponticello di legno.
E l'ottavo giorno egli creò: lo slittino, e vide che era cosa buona e giusta.
La briscola.
La musica di una chitarra che non esce da uno stereo.
Nove persone che dormono in un appartamento.
Fare colazione con caffelatte, pane abbrustolito e nutella. Tanta nutella. Ancora nutella.
Un paese di montagna la domenica mattina.
Un panorama davvero esagerato.
Trovare un baretto con una terrazza al sole e prendere l'aperitivo.
I bucatini al pomodoro e un tagliere di speck.
Lavorare in squadra per mettere a posto tutto tuttissimo.
Un amico che ti accompagna fino al binario per tornare a casa.
Una compagnia che ... meglio proprio non si può!

Etichette: shiny happy people

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Me ed ... io

postato da Coniglietto Mannaro alle 10:40 PM di martedì, gennaio 09, 2007
Colonna Sonora: Zeta Reticoli - Meganoidi


Coniglietto:
sei acora li vero?
Ale inquilino del cervello: si
Coniglietto: e non hai intenzione di andar via vero?
Ale inquilino del cervello: no perchè dovrei scusa? qua c'è tanto spazio...
Coniglietto: fa freddo, è pieno di correnti, e poi sei arrivata così, senza invito
Ale inquilino del cervello: bhe, non mi pare ci fosse un cartello sulla porta con su scritto"ale qua non può stare" ! Ti pare? Quindi io sto qua, ABUSIVA!
Coniglietto: no, il cartello l'ho messo su ieri. solo che tu da dentro non lo vedi. sei un tipo strano tu, non esci mai.
Ale inquilino del cervello: bhe ma si sta così bene qua dentro che uscire è un peccato. per andare dove poi? io qua ho i miei libri, la mia musica e i miei film.
Coniglietto: si, in effetti sembra un pò casa tua.
Ale inquilino del cervello: si solo che ora dovrei renderla un po' più mia, che ne so... dipingere le pareti!
Coniglietto: magari la colonna, sai quella li in mezzo, quella che sembra non c'entrare un cazzo con il resto. la gente non sa che la voglio così.
Ale inquilino del cervello: no, quella la lascerei stare, ma il resto lo voglio arancione! poi invito un po' di gente e ci faccio i festini !
Coniglietto: dici che se vomitano sulle pareti così non si nota?
è un'idea!
Ale inquilino del cervello: no bhe allora in quel caso dovrei farle verdi. ma senti un po', tu piuttosto sai che tutto quel ronzio nella tua testa a volte dà fastidio? non riesco a dormire!
Coniglietto: si, sono gli animaletti che vivono nella mia testa.non stanno mai zitti, sono fatti così. tutte quelle maledette vocine...
Ale inquilino del cervello: e dove sono? se lo sapevo me li portavo qua,il tuo neurone è un po' poco come compagnia...
Coniglietto: si da quando me l'hai incollato con la balsa poi, non gira nemmeno più.
Ale inquilino del cervello: sto costruendo un bel modellino qua dentro...voglio fare un grattacielo per arrivare più su che si può. in alto, nei pensieri più segreti...
Coniglietto: cazzo e se la punta mi esce dal naso?
Ale inquilino del cervello: ho detto per su, non per traverso!
Coniglietto: da un occhio allora!
Ale inquilino del cervello: no no, io voglio andare su fino in cima, al massimo arrivo a fare toc toc sul soffitto
Coniglietto: nessuno è mai tornato da lassù sei cosciente di ciò?
Ale inquilino del cervello: vuol dire che è un bel posto se nessuno ritorna!
Coniglietto: vuol dire che è un posto pericoloso se nessuno ritorna
Ale inquilino del cervello: ma pericoloso spesso è bello ...
Coniglietto: eh si, purtroppo è vero. però fa un pò paura, nemmeno io ci vado troppo spesso sai? sarà pieno di polvere. è li che vivono gli animaletti
Ale inquilino del cervello: bhe allora ci andrò io a fare pulizia, mi piace mettere ordine alle cose
Coniglietto: a te piace incasinare le cose, e poi sei curiosa.
Ale inquilino del cervello: no dai ti prometto niente casino! per il curiosa si è ovvio, se c'è da sgarfare sgarfo
Coniglietto: si mi sono accorto, l'altro giono non trovavo più i ricordi delle elementari e nemmeno il primo bacio, cavolo! dove l'hai messo quello?
Ale inquilino del cervello: bhe, quello credo di averlo perso da qualche parte... non ti arrabbi vero? in fondo cos'è...il primo bacio? bazzecole...
Coniglietto: eh si, il primo due di picche invece lo dovevi lasciare li no?
Ale inquilino del cervello: bhe ma quello ti rafforza...ti rende migliore!
Coniglietto: meglio di così?
Ale inquilino del cervello: dì che non sono brava a fare le cernite e qua monto su un casino che ti pentirai di avermi sgridato...
Coniglietto: stai scherzando?
Ale inquilino del cervello: no no, è una minaccia. faccio sul serio!
Coniglietto: vedi di mettere a posto la sezione musicale piuttosto, li si che c'è un gran casino
Ale inquilino del cervello: eh perchè quella la sfrutto io ascolto i cd e poi li lascio in giro...
Coniglietto: figurarsi se non era colpa tua. vogliamo parlare dei libri? anche li mi fai un macello! però devo dire che trovo più film di quanti pensavo di averne... c'è il tuo zampino anche li?
Ale inquilino del cervello: si, bhe vedi in qualche modo comunque ti arricchisco! dai, non ti lamentare, ti faccio pure compagnia! magari anche in momenti in cui non la vorresti ...
Coniglietto: si ma lasci cartine di torroncini ovunque!
Ale inquilino del cervello: ma quelli sono buoni! ti rendo più dolce così
Coniglietto: lo sai che in fondo mi sto affezionando e ne approfitti!
Ale inquilino del cervello: certo! io sono ADORABILE!
Coniglietto: tu sei un'altra maledetta VOCINA, spesso, pure più forte delle altre
Ale inquilino del cervello: ma le vocine ti dicono cosa fare,ti danno consigli ...
Coniglietto: le vocine mi mettono sempre nei casini, mi fanno fare un sacco di danni in giro e io pure le ascolto! non imparo mai!
Ale inquilino del cervello:non arrabbiarti! ti canto anche le canzoncine di notte ...così ti tengo sveglio, che sei ancora troppo giovane per dormire!
Coniglietto: si di notte sei proprio insopportabile! altro che benzedrina per non dormire sei ben più potente!
Ale inquilino del cervello: è che io soffro d'insonnia, allora devo tenermi occupata!suggeriscimi un altro modo allora se nn ti va bene
Coniglietto: guarda che io lavoro sai? mica come te che sei in giro tutto il giorno!
Ale inquilino del cervello: ma in giro dove? sono sempre qua dentro! giù non vado. sai...i gas maleodoranti... non si sa mai invece su ci arriverò prima o poi!
Coniglietto: eh sai ... è la peperonata
Ale inquilino del cervello: o i dolcetti che trafughi di nascosto?
Coniglietto: e tu che ne sai?
Ale inquilino del cervello: bhe io ti vedo! io ormai so tutto
Coniglietto: ma sai anche quello?
Ale inquilino del cervello: quello cosa?
Coniglietto: quella cosa li. quella davvero segreta.
Ale inquilino del cervello: dammi un indizio che non capisco, perchè magari lo so, o magari no, ma se non lo so: lo scoprirò!
Coniglietto: si ma se non lo sai e non sai cosa cercare, forse non lo scoprirai... c'è tanta roba li ...
Ale inquilino del cervello: ma visto che so che qualcosa c'è mi impegnerò!
Coniglietto: ma come saprai di averla trovata? sempre che tu ci riesca ...
Ale inquilino del cervello: non lo saprò. uffa, ma troverò un modo! ti infesterò la testa di pensieri, ti canterò vasco di notte!
Coniglietto: NO VASCO NO
Ale inquilino del cervello: ti leggerò paulo coelho ad alta voce finchè non me lo dirai!
Coniglietto: non è giusto che tu sappia tutto!
Ale inquilino del cervello: allora sarò così carina che non potrai resistere e me lo dirai
Coniglietto: chi mi dice che quando saprai davvero tutto non mi getterai via e andrai nella testa di qualcun altro?
Ale inquilino del cervello: ma allora mi vuoi tenere con te! che carino!
Coniglietto: NON HO DETTO QUESTO!
Ale inquilino del cervello: non c'è più il problema dell'abusivismo allora!
Coniglietto: ehi non prendere troppa confidenza! posso sempre soffiarmi il naso davvero forte ...
Ale inquilino del cervello: io non esco per il naso! mi fa troppo schifo. al massimo esco per le orecchie se te le sei lavate davvero bene...
Coniglietto: allora rimarrai li per sempre? diventeremo vecchi insieme?
Ale inquilino del cervello: vedremo,forse. se mi tratterai bene
Coniglietto: ah adesso sei tu che detti le regole! siamo messi bene ...
Ale inquilino del cervello: si ovvio, sono io quella piccola e fastidiosa, tu non ci puoi fare niente!
Coniglietto: quasi quasi mi fumo una canna e ti spengo per un po
Ale inquilino del cervello: evvai siiiii, finalmente!
Coniglietto: mettiamo su il buon vecchio Bob?
Ale inquilino del cervello: gradirei anche un po' di montenegro por favor
Coniglietto: le pantofole le hai?
Ale inquilino del cervello: si perchè?
Coniglietto: per essere sicuro che tu sia davvero comoda! bene allora. buonanotte ...
Ale inquilino del cervello:buonanotte ... "ZETA RETICOLI ON MY MIND...."


Etichette: Alla ricerca della saggezza, seghe mentali

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On the road (parte 2)

postato da Coniglietto Mannaro alle 11:11 AM di sabato, gennaio 06, 2007
Ecco la seconda puntata del racconto di Easy Rider. Finalmente il nostro fantastico mostro a due ruote si trova a mordere un pò d'asfalto, ma vedrete che, prima della fine della storia, farà indigestione ...

Padova – Roma solo andata (per il momento).

Prima tappa: Padova - Este

Il mio mitico Ciao del '67 si suicidò nel 1994 su una strada di campagna. Non aveva marmitta e questo gli permetteva di raggiungere la velocità di 75 km/h, in compenso andava in difficoltà su pendenze anche minime. Dopo la sua morte, mi lasciò un segno indelebile nel cuore e varie cicatrici in tutto il corpo, e da allora non sono mai più salito in sella.
Ecco le ragioni del mio timore reverenziale quando monto per la prima volta sul mio Honda Lead 100 per portarlo dalla concessionaria a casa. Fingo di non vedere gli occhi preoccupati del simpatico concessionario (ho rischiato di distruggere il motorino contro un muro nel giro di prova, prima dell'acquisto), infilo il mio casco integrale anni '80 (ultimo ricordo del Ciao), e parto.
Mi rendo subito conto che: la velocità di punta è tra gli 80 e i 90 km/h a seconda del vento; se cerco di mettere la freccia senza guardare i pulsanti premo il clacson per sbaglio almeno una volta su due; siamo a dicembre e fa un freddo cane.
Ho anche qualche problema con le curve, visto che il concetto di piega lo conosco solo dai gran premi in tivù, e per non sbagliare affronto ogni chicane della statale ai 20 all'ora meritandomi molte maledizioni.
Al semaforo di Monselice la prima nota comica: allo stop ci troviamo affiancati io e un tipo col giubbotto nero e una Corsaro 1200 sotto il culo. Lo guardo con aria di sfida e accelero. Lui annuisce col suo Nolan integrale da 2000 euro e sgasa a freddo. Al verde vedremo chi di noi è più uomo.
Scatta il segnale e al tipo scivola la frizione, la Corsaro si impenna a candela e parte ai cento all'ora, i piedi del ragazzo scivolano dalle pedane e il poveretto si aggrappa al manubrio per riportare la bestia sull'asfalto. Per poco non centra una Panda. I miei occhi si riempiono di saggezza mentre parto con tutta calma: ho capito che la prudenza non è mai troppa.
Arrivo finalmente a casa sano e salvo, anche se mia madre all'inizio mi scambia per una confezione di bastoncini Findus con il giaccone. Quello che conta davvero è che ho percorso i miei primi 50 km senza incidenti. Resisto alla tentazione di disegnare il numero 46 sul casco con un uniposca.

Easy Rider

To be continued...

Ps. Per leggere con rapidità anche le puntate precedenti basta cliccare sul Tag "en voyage" che trovate qui sotto.

Etichette: en voyage

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Dietro l'erba ...

postato da Coniglietto Mannaro alle 8:48 PM di mercoledì, gennaio 03, 2007
Colonna Sonora: Pastiglie - Prozac +

Oltre al mio "vero lavoro", negli ultimi anni ne ho sempre avuto un secondo, molto più bastardo, fisicamente spossante e logorante per il sistema nervoso. Non è che ci sia una parola sola per descriverlo, che so tipo: pescivendolo, falegname o meretrice. Le mansioni ricordano quelle del magazzieniere, in fondo rappresento un incrocio (non ben riuscito) tra una prezzatrice, un muletto da carico e un fattorino, ma con in più sporadici (per modo di dire) incarichi da tecnico informatico, idraulico, elettrcista e schiavo generico. Lavorando per l'azienda di famiglia poi, non venivo neppure lontanamente pagato ma, al massimo, mantenuto negli studi. Non che ci sia niente di cui lamentarsi in fondo, ma magari un piccolo obolo ogni tanto ... In cosa consiste l'attività di famiglia? Beh vendiamo erba. Prima che tutti vogliate diventare improvvisamente dei miei cari amici, credo sia d'uopo una precisazione. Purtroppo non si tratta di quell'erba, ma di alcune erboristerie che vendono un sacco di fuffa (ai miei occhi) completamente inutile. Potevano aprire un negozio di snowboard, uno di biciclette, di materiale per l'arrampicata? Sarebbe andato bene anche un ferramenta, cazzo. Loro no, volevano le erboristerie. Sono inutili! Qualsiasi pianta anche moderatamente interessante non la possiamo vendere. Abbiamo il peyote? No. Abbiamo lo stramonio? No. Estratto di cicuta? No. Qualche simpatico funghetto allucinogeno? Nemmeno. Trsistezza e disperazione. In compenso abbondiamo di creme corpo, creme viso, creme mani, creme per le gambe, creme per massaggi, creme per la circolazione, creme lenitive, creme solari, creme doposole, una sola parola: terrificante. Il bello è che, non potendo lavorare ogni giorno perchè studiavo in un'altra città, avevo tutto il lavoro che si accumulava nei fine settimana. Quintali e quintali di maschere viso, profumi, pastiglie, incensi e altre minchiate new age attendevano trepidanti il mio ritorno. Ho ancora un incubo ricorrente, io che fuggo urlante da uno schifosissimo fango del mar morto della Guam (se non sapete che cos'è, molto meglio per voi...). Ora che ho un "vero lavoro" mi sono distaccato da questa perversa attività. O almeno ho tentato. Ho appena provato l'ebrezza di traslocare un intero negozio (merce + mobilia) sito in un odioso centro commerciale gremito di bambinetti urlanti (perchè li trovo sempre? perchè?) usando solo dei carrelli della spesa e una station wagon. A dire il vero me la sono troppo spassata a vedere la faccia della gente quando mi vedeva passare con un carrello su cui ero riuscito a issare, bloccandoli con delle corde, un frigo, un espositore di incensi alto un metro e ottanta e due lastre di vetro da 15 kili l'una. Ha, nulla ferma un ingegnere! Magari tranne quelli della sicurezza del centro commerciale che si sono un pò lamentati mentre cercavo di portar giù tutto sulla scala mobile...


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