ME, MYSELF & I !

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Chi?: Coniglietto Mannaro
Dove?: Udine, Italy
MSN: m.mase@libero.it
Sono: Estremamente curioso, pericolosamente instabile, assolutamente egocentrico, tendenzialmente lunatico, particolarmente impulsivo, facilmente esaltabile, incredibilmente volubile ... insomma: un casino.
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ABITANTI DELLA TANA

Chi?: Barboncino Epilettico
Dove?: Udine, IT
Sono: Non sono esattamente una persona, piuttosto un prolungamento di un'entità ben più potente, ovvero: i miei capelli.
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Chi?: Trampoliere Ubriaco
Dove?: Este, Padova, IT
Sono: Un pò biologa, un pò alcolizzata, decisamente instabile (in tutti i sensi). Vorrebbe studiare gli animali, ma il mondo si ostina a non permetterglielo!

NELLA STALLA

Chi?: Stupida Vacca
Dove?: Non si sa, è supersegreto!
Sono: La nostra opinionista, minorata e di minoranza, probabilmente sessualmente repressa. Si è stabilita nella stalla e non se ne vuole andare. Vabbè puzza un pò, ma in fondo è simpatica.

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Scaramouche, Scaramouche, will you do the fandango?

postato da Coniglietto Mannaro alle 1:19 PM di giovedì, novembre 30, 2006
" Che tutti sono identici nella segreta e tacita convinzione di essere diversi dagli altri"

Attenzione! Questo post non è minimamente divertente (sempre che qualcuno dei precedenti lo sia stato). Di fatto sembra essere una lunga e inutile sega mentale, alla fine della quale, tra l'altro, non sono nemmeno venuto.

Avete mai provato a fare Nulla? Non mi riferisco a niente, badate bene, ma proprio a Nulla. Niente è quando magari siete seduti da qualche parte, pensate ai fatti vostri e non siete impegnati a fare qualcosa di particolarmente pratico o concreto. Nulla invece è qualcosa di più. Per fare Nulla è necessario essere completamente immobili, sguardo perso nel vuoto e non pensare assolutamente a ... nulla. Si ma non pensare a Nulla, perchè in quel caso pensereste a qualcosa, invece non dovete pensare a nulla. Uno infatti è pensare, l'altro è non pensare, la differenza è sostanziale. Che poi fare Nulla non è mica facile. Proprio per nulla. Non è semplice cercare di respingere qualsiasi pensiero, mantenere il vuoto completo, evitare che qualsiasi sprazzo cognitivo invada il deserto della propria mente. In genere qualcosa si insinua sempre. A quel punto tocca ricominciare. A fare Nulla intendo. Se si finisce per pensare a qualcosa non si sta più facendo Nulla e ciò è male, sarebbe come vanificare il nostro proposito iniziale. Secondo me una persona in grado di non fare davvero, ma davvero, Nulla è molto avanti. Vuol dire che possiede il completo controllo della propria mente. Si, insomma, non mi sembra mica una cosa da nulla; piuttosto da Nulla, ecco quello si. Io non sono tanto bravo, al massimo mi sarà riuscito per qualche secondo. In ogni caso mi sto impegnando in un serio allenamento a non fare Nulla. Nulla di importante certo, ma almeno è un buon inizio e poi da qualche parte bisogna pur cominciare. C'è poi un altro grosso problema. Dovessi diventare un esperto di non fare nulla come mi dovrei chiamare; nullafacente? Ma non funziona, è una conraddizione! Forse servirebbe una nuova parola, magari ... uhm, che ne dite di annullato? Dai è bellisima! Rende proprio l'idea di una persona che non fa nulla (o che fa Nulla, che poi è un pò lo stesso credo), tratteggia molto bene l'immagine del vuoto completo, dipinge una persona che, in fondo, non è più nulla. Non è più nulla perchè ha scelto di diventarlo, si è impegnato a fondo per raggiungere questo traguardo, dovrebbe, per questo, essere stimato dagli altri. Beh è ovvio del resto. Non essendo nulla è chiaro che non può essere misurato, quindi deve per forza essere stimato. Insomma, un insieme vuoto o forse un insieme di vuoto, non so se sono proprio la stessa cosa. Il vuoto è l'origine di ogni cosa dicono, quindi suppongo sia una cosa importante, mica un nonnulla qualsiasi.
Lo so cosa state pensando. Si sarà drogato. Avrà di nuovo esagerato con il Montenegro. Avrà assunto del sano LSD. Invece no, non ho preso nulla, tiè. Sono così di mio, una nullità di mio e vi dirò, quelli che sono tanto pieni di tante cose mi stanno anche un pò sulle palle, ma in fondo non fa nulla, gli voglio bene lo stesso.


Etichette: seghe mentali

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W i lavoretti!

postato da Coniglietto Mannaro alle 6:58 PM di domenica, novembre 26, 2006
Colonna sonora: Matrioska - La Domenica Mattina

"La domenica mattina, voglio stare nel mio letto, necessaria un'aspirina, per non diventare matto."

Allora perchè mi si deve svegliare alle nove quando sabato ho pure fatto un orario vergognoso? Ovviamente perchè papà oggi ha deciso che si deve riparare il tetto. Ci sono delle piccole infiltrazioni d'acqua dovute a delle tegole rotte oppure alla grondaia otturata. Ma se sono piccole, ste maledette infiltrazioni, lasciatemi dormire almeno fino alle undici no? No. A casa mia vige la legge marziale per i lavoretti. Nessuna discussione ammessa. I trasgressori verranno severamente puniti. Ho,inoltre, il sospetto che mio padre provi un gusto perverso a farmi soffrire. Il primo problema da risolvere quando si decide di lavorare su un tetto è come cavolo raggiungerlo. Casa mia è una specie di baita, ha un tetto enorme con una pendenza del 100% (quindi 45°), questo non agevola certo la deambulazione e quindi bisogna trovare una scala che porti fino al punto in cui si deve trafficare con le tegole. Naturalmente non ne abbiamo una adeguata. Le ferree regole di casa mia per lo svolgimento dei lavoretti impongono che non si abbiano MAI gli stumenti adatti, altrimenti che gusto c'è, con quelli sono capaci tutti. Prendiamo quindi una scala, aggiungiamo, a metà della sua altezza, una seconda scala agganciata con il fil di ferro e, dato che manca ancora un buon metro per raggiungere le tegole rovinate, pure uno schifoso pallet di legno marcissimo. La 626 noi non la caghiamo nemmeno di striscio. Costruita questa splendida impalcatura, vagamente ispirata ai disegni di Escher, si pone il problema del collaudo.

Papozzo: Vai tu che pesi meno. [bastardo]
Coniglietto: No, vai tu che io mi sono appena svegliato e sono ancora rincoglionito. [mossa disperata]
Papozzo: Eh, ma io ho le scarpe piene di terra. [uhm ... sagace]
Coniglietto: Ma io ho paura delle altezze. [si infatti arrampico]
Papozzo: Ma se arrampichi? [maledetto l'ha ricordato! E l'arteriosclerosi?]
Coniglietto: Si ma li c'e la corda, è tutta un'altra cosa. [questa non regge mi sa]
Papozzo: Senti sali e non rompere i coglioni. [lo sapevo che avrebbe imposto la sua superiorità gerarchica, così non vale però]

Mi tocca salire. A parte degli scricchiolii terrificanti, l'opera del nostro genio ha retto. Persino il pallet marcissimo ricolmo di termiti non ha ceduto. Qualcuno lassù mi vuole bene. Fantastica l'uscita di mio padre: "Prova a muoverti un pò così vediamo se regge bene!". Eh si, sfidiamo la sorte, magari potrei saltare un pochetto, o magari portare su anche il cane, così per dargli una nuova prospettiva sulla vita. Quell'uomo è pazzo. Notare che lui si è degnato di salire solo dopo che la scala ha retto me per tre ore. Arrivato in cima ho potuto vedere il danno sulle tegole. Devo dire che mi ha fatto meditare. In pratica una tegola sotto una piccola grondaia veniva sottoposta a uno stillicidio costante. Una goccia d'acqua ci cadeva sopra ogni dieci secondi. Continuamente. La fottuta goccia, giorno dopo giorno, anno dopo anno è riuscita a rompere la tegola. Ne ho tratto un prezioso insegnamento. Se io telefono a Giorgia Surina tre volte al giorno, ogni giorno, per qualche anno, lei alla fine me la darà. Eh si, le piccole cose della vita quotidiana ci possono insegnare così tanto.

Ps. Martedì ho l'esame di stato. So qualcosa? No. Sono agitato? No. Sono completamente pazzo? Temo di si. In ogni caso sono aperte le scommesse, io metto dieci euro sulla commissione, voi fate un pò come vi pare ...

Pps. Ho messo la foto della scala su Flick per i più curiosi. Disclaimer: i protagonisti di questa storia sono dei professionisti navigati, degli emeriti imbecilli oppure, più probabilmente, entrambe le cose. Voi NON FATELO MAI A CASA VOSTRA!



Etichette: ironia portami via, Lavoretti

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La motorizzazione civile deve esplodere (possibilmente in tanti pezzettini)

postato da Coniglietto Mannaro alle 2:15 PM di giovedì, novembre 23, 2006
Colonna Sonora: Bloodhound Gang - The Roof Is On Fire (quella che fa burn motherfucker, burn...)

Come qualcuno di voi già saprà, ultimamente ho avuto qualche problema con la macchina. Venerdì 17 (olè), anzi, più che altro ormai era Sabato 18, i simpatici caramba mi hanno fermato mentre giravo con l'auto della mami e hanno sgamato il fatto che la mami non avesse fatto la revisione entro la fine di ottobre. L'immediata conseguenza è stata multa più sequestro del libretto. Ovviamente un auto senza libretto non può circolare. Ovviamente un auto senza libretto non può nemmeno fare la revisione. Come fare, quindi a far revisionare l'auto per recuperare il libretto di circolazione sottratto dai malvagi carabinieri? Nessun problema! Basta andare alla motorizzazione civile! In questo incredibile luogo verremo accolti da uno stuolo di efficientissimi e simpaticissimi impiegati che, con un'organizzazione degna di una banca svizzera, risolveranno i nostri casini, liberandoci immantinentemente di ogni nostro cruccio. Ok, questa era la teoria. In realtà la motorizzazione è un luogo davvero grigio e triste, sperduto nel degrado suburbano udinese e con un'organizzazione degna del più remoto ufficio postale del Burkina Faso. Al piano terra ci sono 6 sportelli, ma il numero 5 è chiuso con su un cartello che dice: "sportello chiuso, rivolgersi allo sportello 4 e, aggiunto sotto a penna, oppure al sei", in realtà il sei è chiuso a sua volta, ma senza fornire alcuna spiegazione, oh insomma, è chiuso e basta, che volete anche sapere il perchè? Il "mio" sportello sembra essere il 4, che, giustappunto ha solo quelle sette persone in coda, così per gradire. Mentre sono in fila ho modo di osservare il modus operandi degli impiegati, secondo me è questo il punto forte di tutta l'organizzazione. Nonostante ogni sportello abbia le sue precise mansioni, gli impiegati non riescono a fare a meno di interagire continuamente tra loro, chiedere consiglio, rubarsi le penne, mettersi in tre a cercare la stessa fottuta carta in giro per gli schedari, rispondere al telefono (anche quello degli altri!), fare insomma, un gran casino globale. In ogni caso finalmente è giunto il mio turno. Questa è stata la mia discussione con l'addetto:

-Coniglietto: Salve ! [finge entusiasmo]
-Addetto: [Grugnisce]
-Coniglietto: Io sarei qui perchè mi è stato ritirato il libretto di circolazione per mancata revisione del veicolo.
-Addetto: Deve fare la revisione. [ma daaaai?]
-Coniglietto: Si, lo intuivo, ma il libretto lo avete voi.
-Addetto: Si certo che lo abbiamo noi. [ma te sei impiegato grazie a Cepu?]
-Coniglietto: Ma io come faccio a fare la revisione senza il libretto? [inizio a sudare]
-Addetto: Le diamo una fotocopia. [siii vedo la luce alla fine del tunnel]
-Coniglietto: B E N E. Me la può dare?
-Addetto: No. Qui abbiamo solo gli originali, per la fotocopia deve andare al primo piano, primo ufficio a sinistra.
-Coniglietto: AAAAAAARRRRGHHHH ! Voglio il vostro sangueeeeeee.

Insomma alla fine me ne vado con la mia fottuta fotocopia e prenoto la revisione in un'officina vicino a casa. Loro almeno si sono rivelati quantomeno efficienti, il tizio ci avrà messo si e no un quarto d'ora a farla. Cazzarola, accurata come revisione eh? Chissà quante prove di sicurezza avrà effettuato con il caffè in mano ... Sono quindi dovuto tornare in motorizzazione per farmi restituire l'originale, con la consapevolezza però, di guidare ora un mezzo sicuro e affidabile (ma vaffanculo). Di nuovo davanti al mio amato sportello numero 4, incredibile come la vita ami ripetersi vero? Questa volta ho trovato un impegato un pò più svelto, si è fatto aiutare dal collega per trovare il libretto nello schedario, ma alla fine, con l'invidiabile record di velocità di 10 minuti per l'intera operazione, è riuscito a tirarlo fuori. Gaudio e tripudio, vivo di nuovo nella legalità.

Ps. Vedete la Betta ha questo strano superpotere. E' in grado di attirare i rappresentanti delle forze dell'ordine in un raggio di 3 km dalla sua posizione. State certi che se la portate in macchina con voi vi fermeranno, vi perquisiranno in cerca di droga e sicuramente vi multeranno, magari perchè il peluche che tenete sul cruscotto non è omologato, ma state sicuri che vi multeranno. Io vi ho avvisato. La betta dovrebbe girare in bici, in treno e ... e basta.



Etichette: ironia portami via, vita vissuta (male)

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Post per insultare Stupida Vacca

postato da Coniglietto Mannaro alle 11:10 PM di martedì, novembre 21, 2006
Colonna Sonora: Rancid - Poison (da Rancid 2000)

Viste le numerose richieste mi vedo costretto ad aprire una piccola arena per poter insultare Stupida Vacca. Potrebbe essere una cosa divertente ... si si. Allora metto solo alcune regole per poter rendere la cosa fattibile senza che venga fuori un casino di proporzioni immani.

1. Chi volesse insultare la nostra dolce mucca dovrà, mediante commento a questo post, pubblicare il suo insulto. Ovviamente ragazzi chiedo creatività e immaginazione niente schifezze da asilo nido.

2. Il nostro capo di bestiame (rifiutato persino dalla milka) risponderà a ciascuno con perizia e, mi auguro, solerzia.

3. Per ciascun insultatore è previsto un solo insulto per volta. Pubblicata la risposta sarà possibile inserirne un altro.

4. Attenzione a ciò che scrivete! I commenti non sono modificabili una volta pubblicati!

5. Qualsiasi violazione delle suddette regole porta all'immediato cestinamento del commento. Mantenete la cosa all'interno di questo post per favore.

Have Fun!

Etichette: inutilità cosmica

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Barboncino ePiLeTTiCo risponde a stupida vacca

postato da Barboncino ePiLeTTiCo alle 12:46 PM di domenica, novembre 19, 2006
Colonna sonora: Nada Surf – Blue Monday


Chiedo perdono a tutti quelli che leggono puntualmente i miei post e che aspettano con ansia ogni mio scritto. Tre persone: Marco, per evitare che il blog cada nell’illegalità, la Chiara, che si rivede nelle mie disgrazie, e Stupida Vacca, che tanto generosamente ha accolto la mia richiesta di pascolare un po’ nei verdi e incontaminati (perché nessuno li calcola) prati del mio post!
Chiedo scusa se non ho riposto prima, ma visto che la mia carriere da scrittrice è già alla deriva ho deciso di trovarmi un lavoro, di giorno. Anche il mondo della prostituzione incominciava a starmi stretto.

At 17 novembre, 2006 15:04 Vacca stupida said:
“ohi, barbùun, in preda ad un conato di generosità inconsueta la stupida vacca, dall'Argentina, è quiii!!!!Ma, ma... ohibò, le tue splendide capacità intellettive inibiscono i miei processi psichici... Ho come un sentore di vuoto intestinale, sarà il gradevole effetto lassativo dei tuoi componimenti? Perdidndirindina... sai che c'è? Non trovo niente degno di replica, pochi concetti rilevanti, che non hanno a che fare con la vita di una stupida vacca disinteressata alla comune plebaglia... sarà per quello che nessuno viene a pascolare nel tuo territorio... Tra tutte le parole che hai steso, non potevi evidenziarne quelle chiave? Mai aprir bocca o muover penna quando non si hanno pensieri concreti da esporre, come dice il saggio Digi... Lavoro?Come sei scurrile... non si dicon certe eresie... L'uomo di cultura deve dedicarsi all'unica fatica dell' ozio, il mio occhio sublime si rifiuta di seguire i vili discorsi pratici sul modo di procacciarsi il cibo... L'uomo nuovo tende all' Infinito, ed aspira alla vita da parassita della società, indi percui, in attesa di un facoltoso mecenate che provveda ai miei bassi istinti, mi ritiro in luoghi ameni, lasciando, poichè esortata a portare parte del mio genio ai più bisognosi, traccia del mio passaggio sotto forma di escrementi fetidi e di notevole dimensione artistica...”


Ho letto volentieri il tuo commento anche se con un po’ di rammarico. Perché scrivere se non si desta curiosità in chi legge le nostre parole? Forse convinta che l’uomo non può conoscere ma solo congetturare ho soffocato il mio animo a tal punto da renderlo sensibile solo all’effimero? Ti prego illuminami tu e sottoponimi argomenti e ragioni che risveglino quella passione che sembra oramai aver lasciato il mio corpo. So che stai cercando di tirare fuori le mie indiscusse potenzialità, e so che hai preso a cuore il mio caso. Quindi fin da ora ti ringrazio grande vacca sacra per la stima che nutri nei miei confronti, la frase: "le tue splendide capacità intellettive inibiscono i miei processi psichici..." Ha fatto breccia nel mio piccolo cuoricino. Per ringraziarti, perché si dica che sono arrogante ma non che non so ricompensare chi fa così tanto per me, ho fatto un’accurata ricerca su Internet. Quando hai un momento di tempo vista questo sito: http://www.erboristeriaedaltro.com/ mi è sinceramente dispiaciuto sapere dei tuoi problemi intestinali, magari è qualcosa che mangi.

Etichette: angolo dei lettori

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Coniglietto sfida Gualtiero Marchesi. Round One

postato da Coniglietto Mannaro alle 2:06 AM di sabato, novembre 18, 2006
Negli ultimi tempi sono perseguitato da un annoso problema. Non potendo, a causa della fottuta burocrazia, iniziare il mio nuovo lavoro, mi ritrovo molto più spesso del solito a casa. La cosa avrebbe anche numerosi risvolti positivi; posso grattarmi, oziare, non studiare, dormire, dedicarmi, insomma, alle piacevoli attività di un normale nullafacente. Purtroppo i miei genitori lavorano e, sempre purtroppo, vivo ancora con loro (bella forza nessuno mi paga cazzo). Ciò implica che tocchi a me fare da mangiare a pranzo e, molto spesso, pure a cena. Io e la cucina non andiamo molto d'accordo, abbiamo un rapporto un pò distaccato. So che lei è la stanza che ospita il frigo e che il frigo, a sua volta, ospita i kinder pinguì, quindi, in un certo senso, le voglio anche bene o, almeno, la rispetto. Del resto mancano le basi per una storia più seria. La mia arte culinaria è più orientata alla brada sopravvivenza piuttosto che al tripudio del gusto, alla ricercatezza dei cibi o all'esaltazione dei sapori. So aprire una scatoletta di tonno e persino una di simmenthal, so fare il caffè, le uova strapazzate e, se mi impegno davvero, anche una pasta (se il sugo è pronto ovviamente). Questa sera però ho voluto strafare, "è giunto il momento di superare i miei handicap culinari" mi sono detto. Ho quindi disceso con rapidità e con l'agilità di un procione i miei sedici scalini (vedi post precedente) e ho raggiunto il teatro della grande impresa: la cucina. A dire il vero l'apertura del frigo ha un pò smorzato i miei nobili intenti, c'era ben poco di commestibile al suo interno, ma ciò non ha certo ucciso il mio entusiasmo ed ho quindi ripiegato con sagacia verso il contenuto del congelatore. Anche qui il vuoto cosmico la faceva da padrone, ma sono riuscito a rinvenire, sotto una spessa coltre di schifoso nevischio, dei tranci di merluzzo congelati. Ho provveduto a scongelare il prodotto ittico con il mio fido microonde (in realtà ci ho messo ben tre tentativi ma non vorrei apparire troppo incapace, inoltre separare il merluzzo dal suo contenitore si è rivelato quantomeno difficoltoso e ciò, purtroppo ha avuto delle ripercussioni in fase di cottura quando mi sono ritrovato dei pezzi di plastica galleggianti nella pentola). Mentre lo sfigato pesciozzo nordico morto, prima, e congelato, poi, veniva microondizzato dalle possenti microonde whirpool (perchè io valgo), ho raccattato gli ingredienti per il mio incredibile piatto, battezzato all'uopo: MERLUZZO DI QUEI GIORNI LI. Ecco gli ingredienti:
- Cipolla (abbastanza da farvi piangere almeno per 10 minuti)
- Olio (possibilmente Shell quello della Castrol fa schifo)
- Merluzzo (quello sfuggito al capitan findus)
- Passata di pomodoro (lo so che vi stavate chiedendo: perchè di quei giorni li? ecco la risposta. siiii sento il vostro odio, odiatemi e il vostro passaggio al lato oscuro sarà completo...)
- Olive nere (che io non avevo cazzo)
- Sale (grosso se siete amanti del croccante)
- Origano (più ne mettete e più l'origano coprirà il sapore previsto. quindi? abusatene!)
Preparazione:
Fate soffriggere accuratamente la cipolla nell'olio per alcuni minuti. Appena vedete levarsi dalla pentola un denso fumo nero buttateci dentro la passata di pomodoro, il merluzzo e, beh insomma, tutto il resto, inutile sprecare tempo. Ok, ora andate a guardarvi Mtv per un pò. La cottura dovrebbe durare almeno finchè non vi pippate tutti questi video: uno di Christina Aguilera, almeno due di Justin Timberlake, uno di Beyoncè o Rhianna (boh tanto fanno schifo uguale) e almeno tre video Hip-Hop a caso. Se non li passano vuol dire che non state guardando Mtv, non vi è altra spiegazione. Ora tornate in cucina, aprite porte e finestre per evacuare il fumo, rassicurate i pompieri che saranno giunti e gustate il vostro piatto caldo annaffiato con del buon Montenegro d'annata. Bene ora sapete cucinare, sarà mica stato difficile? Dai che la prossima settimana vi insegnerò a fare le pulizie di casa...



Etichette: ironia portami via, sopravvivenza domestica

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Ok, non ho studiato un cazzo, ma ho scoperto che...

postato da Coniglietto Mannaro alle 8:34 PM di mercoledì, novembre 15, 2006
Le cimici sono degli animaletti intelligenti! Ho costruito un piccolo percorso per la mia super cimice addestrata (ribattezzata per l'occasione Assfidanken) e devo dire che sono soddisfatto dei sui progressi, sia come tempo sul giro che come resistenza alla fatica. Peccato che dopo la catapulta sia volata via, evidentemente non l'ha gradita. Almeno non ha puzzato.

Mantenere una matita in equilibrio sul naso non è per nulla semplice, specialmente se l'unica variabile per il controllo del sistema è la rotazione del collo. Il mio record è di soli cinque secondi, mi dovrò esercitare.

Reggo 32 flessioni. Sono così felice di questa scoperta che ho deciso di premiarmi con un kinder pinguì. Sarei in periodo di regime alimentare controllato ma, per diamine, certe cose andranno pur festeggiate no?

Creare un modello matematico per un sistema che ha come unico scopo quello di tenere in equilibrio un'asticella su un carretto è un'enorme perdita di tempo. A che pro mi chiedo? Perchè? Non credo risolverà la fame nel mondo, non farà finire le guerre e, cosa peggiore di tutte, di certo non impressionerà le ragazze. Decisamente inutile.

Lo stesso si può dire di un modello per mantenere uno stupido satellite in orbita intorno alla terra. Mah. Non c'è la NASA per queste cose? Io mi occupo di acciaierie cazzo. Inoltre Studio Aperto ha diffuso la sconcertante notizia che siamo a rischio di un attacco alieno, quindi perchè andare ad incasinarsi con i satelliti? Tra l'altro Sky nemmeno lo prendo.

Nella mia stanza ci sono ancora le zanzare. Ma siamo a metà novembre porca pupazza, ma che hanno mangiato queste per resistere fino a metà novembre? Sapevate che una zanzara, producendo il suo fastidiosissimo ronzio, può sbattere le sue piccole ali da 400 a 800 volte al secondo ? Sapevate che una zanzara senza più le sue piccole ali non rompe più le palle?

Il volume totale del fluido in uscita da un serbatoio, in un dato tempo, è dato dall'integrale della portata del condotto di scarico. Lo sapevate? Io no, ecco perchè ho completamente cannato il tema d'esame del 28 Novembre 2004.

Il giochino in cui bisogna riempire di numeri (secondo alcune semplici regole) un quadrato di 6 x 6 quadretti non mi viene mai. Uffa.

La scala per arrivare al piano di sotto (e quindi al frigo) di casa mia ha 16 scalini, compresi due piccoli pianerottoli.

Avere un soffitto inclinato non gioca a tuo favore se lanci una pallina in giro quando non ti passa niente.

Sono incredibili le costruzioni che puoi realizzare usando solo le cose contenute nel tuo astuccio. I miei pezzi preferiti sono la gomma e il temperino, stanno bene un pò ovunque.

6 CaFFè In uN pOMEriggIO noN HaNno ALcun EFfeTto CollaTErale.



Etichette: ironia portami via, seghe mentali

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Ci sono notti

postato da Coniglietto Mannaro alle 11:55 PM di lunedì, novembre 13, 2006
Colonna sonora: I Melt - La Cura (da L'intonarumori)

"Non c'è un dottore che ti possa dare la cura per ciò che non sei"

Ci sono notti in cui non torni a casa alle tre di mattina.
Ci sono notti in cui passi i minuti a guardare il soffitto della tua stanza.
Ci sono notti in cui cerchi di fare il punto della situazione, ma non trovi la bussola, il gps poi, beh quello non lo hai mai avuto.
Ci sono notti in cui pensi che domani sarai un pò meno ragazzo e forse un pò più uomo, ma sai che la strada è ancora lunga.
Ci sono notti in cui ti accorgi di non essere più studente.
Ci sono notti in cui domattina andrai al lavoro.
Ci sono notti in cui sai che con il cuore hai già giocato abbastanza.
Ci sono notti in cui sai che con il cuore sbaglierai ancora.
Ci sono notti in cui pensi che ciò che vuoi non esiste.
Ci sono notti in cui però continui a sperare di trovarlo.
Ci sono notti in cui con lo sguardo cerchi le stelle.
Ci sono notti in cui fuori però trovi solo un lampione.
Ci sono notti in cui non sai chi sarai domani.
Ci sono notti in cui la fantasia vola lontano.
Ci sono notti in cui proprio non la vuoi fermare.
Ci sono notti come questa.

Etichette: seghe mentali

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Odio Pordenone! Ma la mia è solo invidia.

postato da Coniglietto Mannaro alle 7:29 PM di domenica, novembre 12, 2006
Colonna sonora: The Kooks - If Only

Sono diversi anni che mi sto chiedendo per quale assurdo motivo la musica migliore debba sempre fermarsi a Pordenone e non raggiungere mai il Friuli. E' come se ci fosse una barriera sul Tagliamento, magari un muro invisibile. Qualora qualche nota dovesse accidentalmente passare non si fermerebbe mai da noi, saltando, probabilmente, direttamente a Trieste. Ma puzziamo? Abbiamo la pellagra? La scabbia? Perchè a Pordenone hanno il Deposito Giordani, Il Velvet, La Festa della Musica ad Azzano Decimo e mille altre manifestazioni e noi non abbiamo un'emerita ceppa? Ad Azzano quest'anno era previsto pure un concerto dei Placebo cazzo, mica l'orchestra del liscio! Udine farebbe pure il doppio degli abitanti di Pordenone (95000 contro 50000 circa) quindi, evidentemente, il problema deve essere proprio nella testa della gente che oltre a Vasco e Ligabue proprio non va. A dire il vero qualche piccolo segnale di speranza c'è; quest'anno a Udine ho visto gli Afterhours, I Tre allegri ragazzi morti e gli SkaJ, ma solo il primo concerto poteva, a stento, chiamarsi tale dato che negli altri due sembrava, più che altro, che la gente fosse capitata li per caso. Ciliegina sulla torta, sembra che questo sia stato l'ultimo anno per il Sunsplash ad Osoppo, unica e sola manifestazione svolta in Friuli che le altre regioni ci invidiavano, capace di attirare ragazzi da tutta Europa e non solo. Dico invidiavano perchè l'anno prossimo dovrebbe spostarsi in Emiglia Romagna, questo almeno secondo le voci. Tristezza. Profonda tristezza. Perchè ai friulani non piace la musica dal vivo? Non è possibile che ogni volta che voglio vedere un concerto mi tocchi farmi 60 km all'andata e altrettanti al ritorno per raggiungere Pordenone. C'è chi è convinto che anche se aprissero un locale come il Giordani a Udine avrebbe una vita brevissima ed, effettivamente, ne sono convinto anche io; a volte mi chiedo come il Baraonda abbia fatto a sopravvivvere fino ad ora! Speriamo che tirino fuori qualcosa di buono dal progetto di riqualificazione dell'ex macello di Udine, ma da come è andata la serata di promozione in piazza S. Giacomo ho dubbi anche su quello. Che ci vogliamo fare ragazzi? Tutti al Gatto e al Krepa (e con il sorriso sulle labbra mi raccomando)!

Etichette: propositi per migliorare il mondo

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Viva gli (a)steroidi!

postato da Coniglietto Mannaro alle 9:36 PM di giovedì, novembre 09, 2006
Colonna sonora: The Clash - Hateful (da London Calling)

Per la serie: "Dialoghi improbabili, poco plausibili ma tendenzialmemte possibili".

- Istruttore: Ehi, ti ho visto sai! Stavi cercando di fregarmi vero?
- Coniglietto: Io? Che scherzi? Non lo farei mai (praticamente sei un armadio) ...
- Istruttore: Taci, vile carognetta pelosa! Ti ho visto, ne hai fatte solo otto, è da un pò che ti tengo d'occhio. Ti avevo detto dieci!
- Coniglietto: Ah davvero? No, beh, sai ho questa specie di rapporto conflittuale con i numeri, in realtà ho delle difficoltà oltre il sei e poi ...
- Istruttore: Cosa stai blaterando, capra! Sei laureato in ingegneria!
- Coniglietto: (Veramente sarei un coniglietto...) Si beh, ma che vuol dire in fondo? La laurea poi, l'ho presa con i punti delle patatine, Pringles, credo, o forse erano le Fonzies?
- Istruttore: Smettila di parlare di cibo, schifoso prodotto di scarto della digestione umana! Qui è proibito! Fammene subito trenta!
- Coniglietto: Ehm ... trenta cosa?
- Istruttore: Sottospecie di protozoo gelatinoso fai finta di non capire eh? Trenta flessioni!
- Coniglietto:Trenta? Tutte insieme? Non si potrebbe fare un pagamento rateale? Sono un povero stagista in fondo, non posso permettermi grosse spese, inoltre le braccia mi servono per diverse cose, penso anche che con i miei reumatismi forse dovrei ...
- Istruttore: Stai ancora blaterando? Se non la smetti ti prendo per le orecchie e ti sollevo come la coppa Uefa!
- Coniglietto: Su dai questa è vecchia, potresti anche fare di meglio!
- Istruttore: Vermiciattolo insolente e irrispettoso, ora ne farai trenta con un disco da 10 sulle spalle!
- Coniglietto: Ma è contro i diritti umani! Auschwitz l'hanno chiuso già da un pò e ...
- Istruttore: Muoviti, contenuto gelatinoso di una scatoletta di simmenthal scaduta, apprezza il fatto di avere ancora le braccia piuttosto!
- Coniglietto: Si G. ok.
- Istruttore: Si PADRONE, lurida blatta color vomito proveniente dai più reconditi anfratti fognari!
- Coniglietto: Si ... padrone ...

Ah il magico mondo del fitness. Non è meraviglioso? Pensare poi che paghiamo per soffrire è davvero il colmo...

Etichette: ironia portami via, vita vissuta (male)

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Betta is teaching: first lesson

postato da Barboncino ePiLeTTiCo alle 10:01 PM di mercoledì, novembre 08, 2006
Colonna sonora: The Darkness - One way ticket

Listen and repeat!

Creativo pubblicitario: Individuo instabile, soggetto a continui e repentini sbalzi di umore. Dotato di un'incredibile voglia di apprendere cose nuove, capace di anticipare mode e tendenze.

Ho 22 anni, nella vita sogno di lavorare in un’agenzia pubblicitaria.
Credo di avere le carte per poter appartenere a quel gruppo di frustrati, anche se alcuni fattori rendono meno desiderabile, ai miei occhi, questa futura occupazione.
Un recente studio condotto sullo stress lavorativo ha dimostrato che se qualcuno ha la maggior probabilità di beccarsi un'ulcera, quello è un pubblicitario. In pratica ogni assunzione in una rinomata agenzia corrisponde ad un nuovo letto aggiunto al reparto gastrointestinale. Trovare un posto fisso oggi è difficile, lo è ancor di più se con te sulla barca di Noè verso la TERRA PROMESSA ci sono i 7000 ladroni lookkati al punto giusto (la brand identity è tutto).
Chiunque sia riuscito nel miracolo di firmare un contratto a tempo indeterminato, dovrebbe mettersi una mano sulla coscienza e ringraziare chi ha fatto così tanto per lui. Un mazzo di fiori al “signor pubblicitario” all’ospedale Fatebenefratelli di Milano potrebbe essere un buon inizio. Si dice anche che l’ambiente sia molto esclusivo, riservato a pochi eletti. In questo, però, mi sono portata avanti: è da quando ho 17 anni che bevo. Per quando ne avrò 27 sarò pronta ad essere un membro onorario degli alcolisti anonimi. Un buon pubblicitario deve sempre anticipare le tendenze.

Etichette: betta insegna la felicità applicata

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Lettere da un barboncino epilettico

postato da Barboncino ePiLeTTiCo alle 7:34 PM di martedì, novembre 07, 2006
Colonna sonora: Samuele Bersani - Socio di minoranza

"… sono un socio di minoranza di questa stanza
di tutto quello che io ho
che avevo ieri e che domani avrò…"

Un blog da 2 mani in su. Questo è uno di quei momenti in cui ti penti di aver detto di sì ad un amico. Ma dopotutto questo 2006 non è stato dalla tua parte. Già perché se i pesci veleggiavano sulla cresta dell’onda, il cancro ammirava le ragazze in bikini sulle spiagge e la vergine capiva quanti tipi di passioni ci fossero al mondo; per me ariete il caro oroscopo di internazionale.it, aveva metafore lontane da ogni tentativo di felicità. Così mentre a marzo dovevo prendere esempio da uno scarabeo (lo scarabeo è anche detto stercoraro, vi lascio intuire l’atmosfera della settimana); ad aprile dovevo combattere con il mio peggior nemico, me stessa. A giugno mi sarei dovuta rassegnare all’ultima mutazione per cambiare pelle e a novembre devo prendere lezioni da un barbone pensando di vivere per vivere.
Sospetto anche che il destino mi sia avverso, ma le mie sono solo supposizioni sia chiaro.

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Il cielo sopra Treviso ...

postato da Coniglietto Mannaro alle 8:14 AM di lunedì, novembre 06, 2006
… era pieno di delfini rosa, a centinaia; sopra le vie del centro, tra le case, sulle terrazze . Fantastico. Adoro quella città, ormai mi è entrata nel cuore, sono innamorato delle sue luci riflesse sul Sile, dei suoi anfratti, delle sue viuzze, dei suoi ponticelli, delle sue mura e dei suoi giardini. Non riesco a trovare nulla che stoni, nemmeno il solito McDonald nei pressi della stazione fa schifo, anzi è davvero carino, dotato di terrazza esterna con vista sul fiume. Peccato prima fosse un’antica osteria, ma si sa, il progresso è inarrestabile! Ogni volta che ci torno rimango rapito dagli scorci che sa regalare, dai palazzi coperti d’edera e dalle sue piccole piazze, intime, calde, accoglienti. Vorresti fermarti e stare a guardare, fotografare tutto, portarti a casa un pezzo di città, averla sempre sotto gli occhi. Certo, gli occhi del “turista” sono sempre pieni di meraviglia, forse viverci sarebbe diverso, ma perché non giocare, magari immaginare “la città perfetta”… Nel mio piccolo mi accontenterei di poco, niente luoghi remoti in giro per il mondo; l’urbanistica la prenderei da Treviso, la posizione geografica da Udine e gli abitanti da Padova, facile no? In fondo si tratta solo di spostare Treviso a Udine e riempirla di padovani (quelli giovani, mi raccomando!) , sarà mica troppo complicato? Un paio di grossi camion e via. Avrei anche il notevole vantaggio di risparmiare ettolitri di gasolio e non flagellare ulteriormente la povera KIT che sta per tirare le cuoia!
Gran fine settimana questo, svolto nel pieno rispetto dei “precetti della Chiara per una corretta alcolizzazione”, delle “tre regole d’oro per il parcheggio creativo” e di una grande abbuffata di tiramisù che, diciamocelo, non fa mai male. Gran cosa il tiramisù, un po’ come il frico di patate e i kinder pinguì. In fase alcolica avanzata abbiamo partorito un’idea geniale per diventare ricchi in breve tempo; si basa su due assiomi fondamentali:
tutti amano la cioccolata
tutti amano l’Amaro Montenegro
Da qui l’evidente conseguenza. Perché non abbinarli e creare così un cioccolatino al Montenegro? Abbiamo anche pensato al nome ovvero (squillino le trombe e rullino i tamburi): “I Ciucchettini™”. Come trascurare poi l’innegabile vantaggio di avere sempre con se una piccola “dose” di Montenegro a mò di “Pocket Coffe”; un aiuto a portata di mano per i momenti difficili della vita. D’altra parte ho questa necessità di diventare ricco in breve tempo, pensate che non costi nulla trasferire Treviso a Udine e spostare tutti quei padovani ubriachi da Piazza Delle Erbe?

Ps. Un grazie di cuore alla Betta, alla Chiara, a Ivan, a Elisa e a Sunnyflower.
Pps. Ma si può avere il tiramisù avanzato in qualche modo? Che so DHL? FedEx? UPS?

Etichette: ironia portami via, propositi per migliorare il mondo

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Tutte le storie hanno un inizio, anche quelle brutte.

postato da Coniglietto Mannaro alle 1:08 AM di sabato, novembre 04, 2006
Colonna sonora: Baustelle - La canzone di Alain Delon (da: La moda del lento)

"L'unica cosa che ho è la bellezza del mondo. L'unica cosa che so è che vorrei conservarla ... per me."

La tana del bianconiglio è finalmente pronta, più che altro perchè mi sono imposto che lo sia. Ora si tratta solo di riempirla, anche se si sa che può essere molto, molto profonda. Con la fine dei "lavori in corso" è arrivato anche l'inverno, così all'improvviso da cogliermi completamente impreparato, avvolto ancora nel mio fresco manto estivo; motivo in più per completare in fretta la tana, una notte all'addiaccio, ormai, non perdona. Dicevo che c'è molto da riempire, spero che qualche altro animaletto del bosco mi dia una mano, chessò un trampoliere ubriaco o magari un pippistello... La tana è aperta a chiunque abbia voglia di entrarci, il problema è, casomai, uscirne. Il coniglietto mannaro adora le citazioni, il blog ne è pieno e ce ne sono un paio anche in questo post; se volete giocare con me a trovarle, beh, siete i benvenuti. Essendo io un animaletto instabile, anche la mia tana risulterà essere spesso in disordine; non fate caso alla polvere, ai quadri storti, alla tovaglia sporca oppure ai piatti nel lavello, qui non facciamo troppi convenevoli, siamo gente alla buona. Ogni tanto indicherò qualche canzone che funge da colonna sonora per il momento in cui sto scrivendo, scelta perchè rispecchia un pò lo spirito del post o il mio umore (costantemente variabile). Sono incredibilmente curioso e sempre con le orecchiette alzate quindi qualsiasi consiglio musicale è quantomai gradito. Goodnight and ... good luck!


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